Autore della scheda
Fivizzano 54013 Fivizzano MS
Italy |
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Lunigiana Cinema Festival è un festival dedicato ai cortometraggi che si svolge nella "Città Nobile di Fivizzano", un antico borgo toscano sulla Via Francigena
il bando 2023 è aperto fino al 1 giugno 2023
Il festival è diviso in tre categorie:
- Tema libero - Tema ambientale - Diritti umani.
I premi sono: - Miglior cortometraggio - Miglior cortometraggio su questioni ambientali - Miglior cortometraggio dedicato ai diritti umani -
La giuria del Festival si riserva il diritto di assegnare anche menzioni speciali
Regolamento
- La durata massima dei film è di 25 minuti.
- Il concorso è aperto e rivolto a cortometraggi di autori e produzioni nazionali e internazionali prodotti a partire dal 1 ° gennaio 2018.
- Il festival è diviso in tre categorie: - Tema libero - Tema ambientale - Diritti umani.
- L'iscrizione al Festival costa € 5,00 per film
Puoi iscriverti utilizzando Filmfreeway o Festhome o inviare a questa mail i tuoi lavori lunigianacinemafestival@gmail.com
- È possibile pagare la quota utilizzando PAYPAL all'indirizzo lunigianacinemafestival@gmail.com
Ecco tutti i premiati con le motivazioni dell'edizione 2021
lL PREMIO LUNIGIANA CINEMA FESTIVAL PER I DIRITTI UMANi
A Daniele Biacchessi e Giulio Peranzoni rispettivamente autore e illustratore del film "Il sogno e la ragione. Da Harlem a Black Lives Matter".
Miglior corto diritti umani: Colours di Melissa Estaba
Motivazione: Convinti di parlarlo, siamo in realtà “parlati” dal linguaggio, istante dopo istante, vita dopo vita. Non v’è nulla di naturale in esso: è, all’opposto, il prodotto di un lungo corso storico e culturale. Può un’interrogazione profonda, radicale sulle singole parole, sul loro senso ultimo, aiutarci a intuire il vero, reale bene dell’Uomo, tutt’ora distorto da megafoni ideologici o, comunque, adempiuto solo in minima parte? Di perché in perché, l’assillo di una bimba verso la propria mamma ci incoraggia a rispondere «sì» e, forse, addirittura a risalire più su, sempre più su, fino alla domanda cruciale, nascosta sotto ogni altra: «Perché il Male?».
Menzione speciale per i diritti umani a Giusto il tempo per una sigaretta di Valentina Casadei
Motivazione: Una “fiaba” urbana, scettica tuttavia non rassegnata, sugli invisibili soprusi quotidiani; su come gli individui siano spesso costretti ad assumersi non solo il peso della responsabilità delle proprie scelte ma, ingiustamente, anche di quelle altrui. Dettaglio su dettaglio, la disavventura del protagonista e del suo fratellino pare, poi, trasformarsi impercettibilmente in una metafora dell’Occidente i cui figli raccolgono i frutti della passata condotta dei padri: prede, all’occasione, di passioni e miraggi, ahinoi sordi quando, con occhi pesti, si bussa alla loro porta. Tuttavia, pure sul fondo dell’abisso non si è mai davvero soli. E la regista ce lo ricorda con un mite sorriso.
Miglior corto tema libero: INVERNO di Giulio Mastromauro
“Tutto quello che vuoi, fa’, Tempo dal piè leggero, / al vasto universo e alle cose sue dolci che appassiscono; / Ma un crimine molto più nero ti vieto: del mio amore / la bella fronte non incidere con le tue ore”. La supplica di Shakespeare al Tempo rivive a suo modo nel breve lavoro di Mastromauro il cui ricordo volge, però, alla madre, scomparsa giovane. «Piangetela, se volete» sussurra il regista «ma non
compiangetela… perché ha avuto la grazia, inaccettabile dalla logica umana, di
scendere dalla giostra mentre per noi il giro continua, inutile e feroce». La lezione del cinema di Citto Maselli e Tonino Zangardi non è passata invano e la scenografia di Marta Morandini spicca per una cura non comune.
Menzione speciale agli studenti della scuola primaria di Monzone per "Ci salvarono gli alberi" di Elisabetta Dini.
Miglior corto ambiente IL MURO BIANCO Il muro bianco di Andrea Brusa
Il mesotelioma pleurico provocato dall’amianto, presente ancora in numerose
strutture, capannoni e vascelli navali, ha derubato troppi figli della madre, troppe
mogli del proprio consorte: non dovrà mai più accadere. Brusa lo afferma sottovoce eppure deciso, riflettendo ugualmente, con la levità di una parabola, sul delicato rapporto tra innocenza e conoscenza, rivelazione e occultamento. Non è tutto: «Da oggi ci saranno nuove regole. Sembreranno strane ma è importante rispettarle». Un attimo di gelo paralizza l’uditorio: la maestra allude certo alla scoperta che gli operai hanno da poco fatto nella sua aula ma… per lo spettatore sarà impossibile non tornare col pensiero al recente biennio.
Menzione speciale LEGAMBIENTE a TROIANE di di Stefano Santamato
Rischioso parallelo, quello proposto da Santamato: come il principe Paride,
violando le leggi dell’ospitalità, attirò la furia dei Greci su Troia lasciando che i
sudditi, donne e fanciulli, pagassero il prezzo più alto, così il Potere nell’odierna
società industriale, con le sue massicce emissioni di CO2 e metano, “viola”
l’ospitalità della Terra, surriscaldandone le acque e causando, perciò, la tempesta
abbattutasi sulle foreste del nord-est italiano tra il 27 e il 29 ottobre 2018. Gli
indegni, come allora, restano impuniti, nondimeno, dalla morte, fiorisce una segreta bellezza: i cadaveri degli alberi si destano, “camminano” e si trasformano nelle colonne effimere di un antico rito teatrale. Ciò che per il Mercato è mero “residuo” diviene rifugio dello spirito, ammonendo di non cedere all’utile, all’inumano. Il movimento di macchina iniziale è, infine, degno dei migliori film di Werner Herzog.
Miglior corto DIARI DI CINECLUB a PAPPO E BUCCO di Antonio Losito (2020) Italia
“Il valore dell’opera è nell’evoluzione dei momenti, pari ai capitoli di un libro che si apprezza fin dalla copertina.
Una sorta di paper‐book da leggere nei dettagli delle scene, nelle quali la partecipazione reciproca agli eventi
sollecita una leggerezza artistica di sensibilità visuale. Misurata nelle parole, in una gestualità che si emancipa
da qualsiasi sovrapposizione di carattere astratto, l’opera vive la singolarità e la complessità dei tempi
all’interno di un’esperienza totalizzante che si anima nel vero e che consegue il suo obiettivo attraverso
l’articolata situazione narrativa.”
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Ecco tutti i cortometraggi premiati con le motivazioni dell'edizione 2020
MiglioR corto sui DIRITTI UMANI: Until the last drop di Tim Webster e Ernesto Cabellos
Fino all’ultima goccia del nostro essere, non solo d’acqua. “Prendete parte alla lotta, qualunque essa sia… e fino in fondo” sussurrano, afflitti ma non sopraffatti, Webster e Cabellos nel loro appello audiovisivo. Prender parte, tuttavia, coscienti che anche qualora non vi fosse più alcuna speranza, ciò che conta non sarà l’esito bensì lo spirito con cui si arriverà ad esso. E se in un quadro di discordie, fatica e incertezze, come quello offertoci, è ancora possibile meravigliarsi della singolare livrea di un pesce, dell’alba fra gli arbusti o sorridere assieme ai bimbi per la buffa danza di un pappagallo forse anche l’Occidente potrà riscoprire quell’ardore e purezza di sguardo, da decenni infiacchiti.
Miglior corto tema AMBIENTE: Deshdentau - L’ultimo tabarkino di Andrea Belcastro
Gli idiomi si dissolvono, come i confini. Il tempo, i ricordi, non li fa diventare belli. Saggia, fiera: aggettivi che mal si addicono a quell’età detta vecchiaia che fa dono solo di miraggi e solchi profondi nel collo e nelle mani. Il paesaggio sardo domina su tutto, scosso dal vento; ora alleato ora intralcio, mai davvero amico. Pudico e tenacemente fiducioso nella forza evocativa dell’inquadratura fissa, Belcastro esplora un angolo di mondo dove Uomo e Natura sono, vivaddio, ancora tutt’uno e, dopo mesi di privazioni, che gioia vedere un bacio dato, con l’affetto di un nipote, sulla guancia di chi giovane non è più! Quanto dovremo aspettare prima di poterlo dare anche noi?
Miglior corto a TEMA LIBERO: Biagio di Matteo Tiberia
Bando agli intellettualismi: Tiberia ama giocare. Fra citazioni dispettose di “Forgotten Silver” di Peter Jackson, “Eliminate Smoochy” di Danny DeVito e un personalissimo omaggio al compianto Claudio Caligari, possiamo ben dire di aver giocato al suo fianco. Ma fra scherzi e giochi molte verità si possono dire. Una su tutte: se mai un giorno tornasse il pupazzo Uan di “Bim Bum Bam” e parlasse di “cinema-verità” e degrado urbano anziché di giocattoli cambierebbe poco in quanto ormai non vi è aspetto della realtà, frivolo o tragico, che oggi non possa diventare “merce” sul piccolo schermo. In “Biagio” ridere è, in fondo, come piangere, sebbene in differente maniera.
PREMIO DIARI DI CINECLUB: APE REGIA di Nicola Sorcinelli.
Il film è un amalgama delicato e coinvolgente di temi classici come la libertà, ma anche la cooperazione e l'accoglienza, senza che essi diventino una facile enunciazione di principi ma si incarnano nei personaggi che si muovono con semplicità ma efficacia nelle sequenze cinematografiche ben montate.
Menzione Speciale Per la conservazione e la valorizzazione delle tradizioni contadine: La castagna di Gianni Borrini
Menzione Speciale per l'ambiente al corto animato Fai la differenzia(ta) realizzato dalla Scuola Primaria di Monzone dell'Istituto Comprensivo A. Moratti di Fivizzano
Per essere riusciti a comuniciare con originalità e immediatezza un messaggio importante per il futuro del nostro pianeta come l’amore e la cura per l’ambiente.
vincitori
del LUNIGIANA CINEMA FESTIVAL 2023
Miglior corto ambiente
Super Jesus di Vito Palumbo
Miglior corto diritti umani
Not go gentle di Sasha Ihnatovich
Miglior corto tema libero
Il mare che muove le cose di Lorenzo Marinelli
Menzione ambiente
Se chiudo gli occhi vedo i monti di Giacomo Agnetti