Michael è un bambino molto buono e generoso. In giovane età perde il padre, aumentano così le difficoltà e la sua vita cambia, diventa un 25enne stronzo, egoista, scontroso nei confronti della madre, arrabbiato con la vita e con un sentimento di odio verso tutti. Un giorno, dopo una discussione con la madre, scende di casa, indossa le sue cuffie e perso nei suoi pensieri immagina una lunga strada in cui si svolgono scene colme di cattiveria: dai mariti violenti, alle gang che insultano extracomunitari, dalle persone egoiste che ignorano chi ha bisogno di aiuto, ai bulli che insultano chi è “diverso” da loro ecc. Dopo aver immaginato tutto questo arriva alla fine della strada, fa un tuffo nel passato e ripercorrendola al contrario, rivede le stesse situazioni, con la differenze che, invece degli adulti, ci sono dei bambini, è, quindi, tutto diverso. C’è amore, generosità, pazienza, sincerità. A quel punto un sorriso gli spunta in volto, ricorda le parole della madre, la quale lo incoraggiava a salvarsi dalla cattiveria causata dal dolore provato dopo la morte dell’amato padre, e capisce che non è tutto perduto. Alla fine della strada rivede se stesso da bambino. Quest’ultimo lo prende per mano e gli ripete quello che in passato gli disse il padre e che infondo una speranza c’è, che ciò che eravamo (anime pure) possiamo scegliere di esserlo, perché siamo sempre noi, solo che le difficoltà della vita portano a non riconoscerci, diventiamo sconosciuti di noi stessi. Il tutto termina con la mamma del bambino che lo invita ad andare via e di non parlare con gli sconosciuti. Michael si guarda le mani e una lacrima scende, stacca la musica e ritorna nel mondo reale. Tornato a casa saluta la mamma con un abbraccio e seduto sul divano intravede suo padre, che guardandolo, sorride fiero di lui.

Costanzo Iuliani, Stella Fonte, Emanuele Pacca, Giuseppe Marzio, Simona Vaira, Serghej Padalino.