A volte la paura di agire, l’incertezza sul proprio essere, sul proprio vivere, può portare ad una chiusura mentale, una confusione. La vita è piena di delusioni, che siano semplici e stupide, oppure forti e inaspettate. La coscienza di un uomo si forma grazie alle esperienze, i traumi e le circostanze che lo hanno accompagnato nel suo percorso di esistenza. La vita è una linea sottile, che può essere cancellata in ogni momento, siamo degli equilibristi che lottano costantemente per la propria sopravvivenza. Nella fase di crescita, si è più sensibili, al punto che si rivivono traumi e sensazioni passate e si immaginano situazioni future, la fantasia prende il sopravvento e la mente prende il volo. Si sente sulla pelle una sorta di brivido, che giorno dopo giorno scorre sulla pelle, e diventa più fastidioso ogni volta che una delusione rende la persona ancora più sensibile. Ogni volta in cui ci si sente in errore, si perde qualcosa che faceva parte della propria esistenza, ogni volta che viene a mancare quello che faceva parte del quotidiano, ci si interroga. Si avvia un percorso interiore che va ad analizzare i propri comportamenti, le proprie azioni, le proprie scelte e il proprio carattere. Traumi passati, delusioni vissute, incertezza del futuro, creano una confusione mentale che porta l’individuo a mostrarsi per ciò che non è, a sentirsi estraneo a ciò che lo circonda, a sentirsi un errore e non dispensabile per le altre persone. La confusione, fa adottare scelte sbagliate. La confusione, pone l’equilibrista ad un bivio: continuare a percorrere il filo lottando con i demoni interiori, o lasciarsi andare e liberarsi da ciò che lo stava soffocando.

Samuele Sperduti, Jaco Ridolfi